giovedì 5 giugno 2008
SONO QUA
Non ho ancora capito se sia solo difficile o addirittura impossibile far completamente proprio un motto, una massima, se sia difficile o addirittura impossibile far completamente propria una linea di pensiero e di condotta, quando poi si sa di quanto sia impossibile essere coerenti con un idea fino in fondo, nonostante tutte le incertezze, le paure, le inquietudini nostre e delle persone che amiamo.. Eppure, di fronte ai pericoli, di fronte ai burroni in cui rischio di cadere, di fronte alla solitudine di chi si sente diverso, di fronte alle pistole pronte a sparare giudizi caricati a priori, nonostante tutto… ho voglia di gridarlo con fierezza.. SONO QUA…E SONO VIVO!
venerdì 9 maggio 2008
PERCHE' DICIAMO LE BUGIE?
"Tu pensi che una bugia sia uguale all'altra, e sembrerebbe che tu abbia ragione. Ma non è così.
Io posso inventarmi qualsiasi cosa, prendermi gioco della gente..e non ho la sensazione di essere un bugiardo e non ho la coscienza sporca; quelle bugie, se vuoi chiamarle così, quelle bugie sono me, così come realmente sono;
con simili bugie in fondo dico la verità.
Ma ci sono delle cose nelle quali non riesco a mentire. Ci sono cose nelle quali sono penetrato, delle quali ho compreso il senso, cose che amo e che prendo sul serio. E lì non è possibile scherzare.
Se mentissi, umilierei me stesso. "
da "Amori Ridicoli", Milan Kundera
Io posso inventarmi qualsiasi cosa, prendermi gioco della gente..e non ho la sensazione di essere un bugiardo e non ho la coscienza sporca; quelle bugie, se vuoi chiamarle così, quelle bugie sono me, così come realmente sono;
con simili bugie in fondo dico la verità.
Ma ci sono delle cose nelle quali non riesco a mentire. Ci sono cose nelle quali sono penetrato, delle quali ho compreso il senso, cose che amo e che prendo sul serio. E lì non è possibile scherzare.
Se mentissi, umilierei me stesso. "
da "Amori Ridicoli", Milan Kundera
domenica 20 aprile 2008
FOTO
- Una graziosa coppia di vecchietti cammina mano nella mano chiacchierando mentre aspetta il treno.
- Una coppia di fidanzati vestiti all'ultima moda guarda per tutto il tempo in silenzio fuori dal finestrino..
- Un musicista di strada, di quelli che vanno a guadagnarsi la pagnotta suonando nei bus, si siede ad una fermata e posa la sua fida chitarra, tirando poi fuori dalla tasca un telefonino di ultima generazione...
- Una mamma gioca con il figlioletto piccolo al gioco dell'Impiccato, dimentica per un attimo i suoi problemi e ride divertita, ma soprattutto orgogliosa....
- Una coppia di fidanzati vestiti all'ultima moda guarda per tutto il tempo in silenzio fuori dal finestrino..
- Un musicista di strada, di quelli che vanno a guadagnarsi la pagnotta suonando nei bus, si siede ad una fermata e posa la sua fida chitarra, tirando poi fuori dalla tasca un telefonino di ultima generazione...
- Una mamma gioca con il figlioletto piccolo al gioco dell'Impiccato, dimentica per un attimo i suoi problemi e ride divertita, ma soprattutto orgogliosa....
venerdì 14 marzo 2008
Solo tra demoni e martiri
Stasera dovevo uscire per una tranquilla serata con gli amici…nessuno spunto particolare, ma almeno sarei andato a dormire spensierato e, illusoriamente e provvisoriamente, felice.Invece stasera ho fatto il pieno di aberrazioni, di clamorose perversioni, ma anche di sofferenze del genere umano (e non solo).
Un anestesista che sfrutta la sua attività per addormentare completamente le pazienti malate, abusarne sessualmente e/o scattarle delle foto oscene per poi diffonderle...
Un ragazzo che, per non morire di fame, entra in un esercito paramilitare, in cui il suo compito è quello di uccidere e massacrare poveri contadini in maniera indifferenziata. La sua regola numero uno: Obbedire agli ordini! E non importa se è costretto ad assumere tutti i tipi di sostanze stupefacenti pur di mantenere gli occhi aperti giorno e notte...
Alcuni pedofili che riconoscono il loro disagio e sono in realtà persone bisognose di aiuto, che provano vergogna della loro condizione e devono, ma non ne hanno la forza, lottare di fronte all’indignazione della gente. A sua volta una persona normale ha tutto il diritto di schivare persone che possono essere pericolose per i loro figli. Un male, quello della pedofilia, che appare ancora come incurabile, e inevitabilmente genererà altro dolore, nei malati e nelle vittime...
Infine, uno pseudo artista che espone in un museo la sua “opera d’arte” che consiste in un cane legato ad una parete senza possibilità di scappare, e senza alcuna fonte di sostentamento, che viene lasciato morire di fame e di sete. Lo scopo di quest’uomo era quello di mostrare l’indifferenza di moltissime persone di fronte alle sofferenze degli animali randagi lasciati a sé stessi; un bel modo di sollevare un problema, quello di imprigionare un animale e farlo morire oltretutto con a pochi metri di distanza una scritta costituita da bastoncini di cibo recitante: “Sei quello che leggi”…
Non importa considerare i luoghi in cui tale scempi avvengono, si tratta anche di paesi civili. Voglio solo far notare che le barbarie appena descritte sono solamente esempi quotidiani di quel che è il genere umano, tenuto insieme da un sottile filo che lega perversione, follia, ipocrisia e umanità. Di fronte a questo quadro di presunti “casi eccezionali” …
…resto sempre più convinto che l’unica fonte di felicità sia la più
completa indifferenza e insensibilità verso ciò che ci circonda…
Un anestesista che sfrutta la sua attività per addormentare completamente le pazienti malate, abusarne sessualmente e/o scattarle delle foto oscene per poi diffonderle...
Un ragazzo che, per non morire di fame, entra in un esercito paramilitare, in cui il suo compito è quello di uccidere e massacrare poveri contadini in maniera indifferenziata. La sua regola numero uno: Obbedire agli ordini! E non importa se è costretto ad assumere tutti i tipi di sostanze stupefacenti pur di mantenere gli occhi aperti giorno e notte...
Alcuni pedofili che riconoscono il loro disagio e sono in realtà persone bisognose di aiuto, che provano vergogna della loro condizione e devono, ma non ne hanno la forza, lottare di fronte all’indignazione della gente. A sua volta una persona normale ha tutto il diritto di schivare persone che possono essere pericolose per i loro figli. Un male, quello della pedofilia, che appare ancora come incurabile, e inevitabilmente genererà altro dolore, nei malati e nelle vittime...
Infine, uno pseudo artista che espone in un museo la sua “opera d’arte” che consiste in un cane legato ad una parete senza possibilità di scappare, e senza alcuna fonte di sostentamento, che viene lasciato morire di fame e di sete. Lo scopo di quest’uomo era quello di mostrare l’indifferenza di moltissime persone di fronte alle sofferenze degli animali randagi lasciati a sé stessi; un bel modo di sollevare un problema, quello di imprigionare un animale e farlo morire oltretutto con a pochi metri di distanza una scritta costituita da bastoncini di cibo recitante: “Sei quello che leggi”…
Non importa considerare i luoghi in cui tale scempi avvengono, si tratta anche di paesi civili. Voglio solo far notare che le barbarie appena descritte sono solamente esempi quotidiani di quel che è il genere umano, tenuto insieme da un sottile filo che lega perversione, follia, ipocrisia e umanità. Di fronte a questo quadro di presunti “casi eccezionali” …
…resto sempre più convinto che l’unica fonte di felicità sia la più
completa indifferenza e insensibilità verso ciò che ci circonda…
venerdì 7 marzo 2008
CHI E' DAVVERO TOTTI
Cito:
-
"Totti ti riempie la vista"
"Totti ci ha fatto riscoprire il piacere del numero 10 in un'epoca di numeri a casaccio dall'1 al 99"
"giocatore di categoria assoluta, ha messo a terra tutti i pàlloni difficili che gli arrivavano, vincendo il pressing con eleganza e giocando ogni volta il pallone in maniera intelligente e di qualita'"
"e' un giocatore in evidente declino fisico, ma incredibile ma vero, questo fa risaltare ancora di piu' la sua classe limpida nelle giocate, ha preso la squadra in mano come un papa' i suoi figli. pensa che debba infondere una grande fiducia positiva nei compagni, il solo pensare che giochi con te"
"il Real non ha uno come Totti"
e' solo un riassuntino di quello che scrivono gli spagnoli su Totti, abituata negli anni, nei decenni, a ogni sorta di fuoriclasse, avendoli visti da amici o da avversari.... il bello e' che queste cose sono esattamente le cose che si dovrebbero dire e riconoscere a Totti. Nè più nè meno.
Gli altri possono pure parlare... ma in Spagna, del "campanile" che avvelena il sangue e offusca le menti non sanno niente.
-
Questo post è per chi dice che Totti è conosciuto solo dentro il raccordo anulare, e di chi dice che Totti farà la triste fine di Giannini, intervenendo nei dibattiti di TeleRoma56.
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"Totti ti riempie la vista"
"Totti ci ha fatto riscoprire il piacere del numero 10 in un'epoca di numeri a casaccio dall'1 al 99"
"giocatore di categoria assoluta, ha messo a terra tutti i pàlloni difficili che gli arrivavano, vincendo il pressing con eleganza e giocando ogni volta il pallone in maniera intelligente e di qualita'"
"e' un giocatore in evidente declino fisico, ma incredibile ma vero, questo fa risaltare ancora di piu' la sua classe limpida nelle giocate, ha preso la squadra in mano come un papa' i suoi figli. pensa che debba infondere una grande fiducia positiva nei compagni, il solo pensare che giochi con te"
"il Real non ha uno come Totti"
e' solo un riassuntino di quello che scrivono gli spagnoli su Totti, abituata negli anni, nei decenni, a ogni sorta di fuoriclasse, avendoli visti da amici o da avversari.... il bello e' che queste cose sono esattamente le cose che si dovrebbero dire e riconoscere a Totti. Nè più nè meno.
Gli altri possono pure parlare... ma in Spagna, del "campanile" che avvelena il sangue e offusca le menti non sanno niente.
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Questo post è per chi dice che Totti è conosciuto solo dentro il raccordo anulare, e di chi dice che Totti farà la triste fine di Giannini, intervenendo nei dibattiti di TeleRoma56.
domenica 2 marzo 2008
29 Febbraio 2008, PalaEur, Roma. The Cure live.
Questo concerto mi ha trasmesso energie positive equivalenti ad un orgasmo spirituale..durato un frammento di secondo, perchè si sà, maggiore è la noia della propria vita e più i momenti emozionanti diventano fulmini, folgoranti e istantanei. In macchina al ritorno non riuscivamo a capacitarci di come il tutto fosse durato più di tre ore!!Un fulmine fatto di passione, curiosità, divertimento, libidine, e un pizzico di oscurità e mistero, tutti tipici ingredienti di una bella botta (o Cura) di VITA! E le mani erano tese e vibranti, e applaudivano con ritmo incalzante, come anime che correvano rivolte verso l'immensità! Io stesso ho percepito questa immensità..com'era fatta mi chiederete? Di blu, giallo, arancione, rosso, viola, rosa, buio, di urla, di note profonde che estendevano lo spazio e trasmettevano vertigini, con una voce potente che sembrava risuonare da un'eco lontanissima.. Tutto questo..
THE CURE!
THE CURE!
giovedì 21 febbraio 2008
C'è di peggio
Oggi pomeriggio ero affaccendato nello studio per il mio prossimo esame, ero in un periodo difficile e triste, quel periodo in cui ogni pagina diventa un macigno e in cui il ritmo di marcia ricorda quello dello zoppo che sta portando sulle sue spalle il morto a cacà. Tanto non c’è fretta…
sto cazzo! Due giorni all’appello e ciò che mi manca per giungere consapevole davanti al sosia di Mario Brega è “solo” una seconda lettura del libro, una breve schematizzazione, una lettura di questa e una sintetica assimilazione dei contenuti, molto a grandi linee (ho sempre odiato questo modo di chiamarla, forse perché non sono mai stato capace di tracciarle ‘ste grandi linee, forse perché non è tra le mie doti innate quella di imbastire trasmettendo in maniera subdola la sensazione che l’impianto generale si trovi saldo nella mia mente). Ma anche adesso non so di cosa sto parlando.
Comunque la sostanza dell’intervento è un'altra. Il libro in questione è “Dialoghi sulla Religione Naturale” del filosofo scozzese David Hume. Mentre l’andatura dello zoppo col morto in spalla procedeva lemme lemme (ma costante devo dire) tra le lettere, parole e righe (in media una paginetta 10cmx20cm ogni sedici minuti circa) del foglio, trovai l’ancora di salvataggio. Un argomento che, in questo momento della mia vita, non può che travolgermi; chi mi avesse visto dall’esterno avrebbe pensato che non condividevo nulla di quel che leggevo, e avrebbe raccontato che non facevo altro che scuotere la testa! Che dire: dentro di me credevo di stare leggendo una lettera consolatoria redatta da un Eccellentissimo onnisciente. Come se, nonostante i suoi numerosi impegni, mi stesse comunicando in modo quasi paterno che i miei mali attuali sostanzialmente, tutto sommato, nel complesso, se proprio vogliamo dirla tutta, spassionatamente, non valgono un cazzo! Ecco alcuni passi di questo affettuoso sostegno:
“ Tutta la terra è maledetta e corrotta. Una guerra continua divampa fra tutti gli esseri viventi. Necessità, fame, bisogno, stimolano il forte e il coraggioso. Paura, ansietà, terrore, agitano il debole e l’infermo(…) .
In natura ogni forte depreda il più debole e lo tiene in uno stato di terrore e di ansietà perenni. Il più debole, a sua volta, spesso depreda il più forte, lo tiranneggia, e lo molestia senza tregua. Ogni animale è dunque circondato da nemici che incessantemente cercano la sua disgrazia e la sua distruzione(…) .
Il primo affacciarsi alla vita procura angoscia al neonato e alla sua sventurata madre. Debolezza, impotenza, ristrettezze, accompagnano ogni stadio di quella vita che alla fine si chiude in agonia e orrore(…).
(Durante quella vita) Un senso di inquietitudine accompagna la loro inattività, mentre delusione, fastidi, difficoltà accompagnano la loro attività ambizione. ”
Per poi giungere spedito a questo riferimento:
Da “Paradise Lost”, J. Milton
" calcoli intestinali e ulcere, spasmi di coliche
esaltazioni demoniache, melanconie avvilenti,
follie lunatiche, atrofie affliggenti,
marasmi e devastanti pestilenze.
Terribile il dimenarsi, e profondi gemiti: DISPERAZIONE
curava i malati, affaccendata di letto in letto.
Ma su tutti trionfante, MORTE
la sua freccia vibrava, trattenendo il colpo, pur spesso invocato
con lamenti, quale bene supremo e ultima speranza. "
Dopo questo climax di angoscia, vorrei tranquillizzare coloro che sono interessati alla mia condizione interiore, con una mia dichiarazione diretta. Non sono a questo livello.
Credo nella felicità in questo mondo. Continuerò a cercare..
Intanto speriamo di ricevere anche nei prossimi due giorni la giusta spintarella che mi dia interesse per quel che studio e capacità ricettiva fulminea! E, in vista di lunedi, spero (ora credo che sto per ingannare le attese dei vari intellettuali coinvolti da questo leggero raccontino) in UNA BOTTA DI CULO CLAMOROSA… K …affinché io possa superare in modo ragionevolmente soddisfacente il mio prossimo esame. Cordialmente
A presto per un intervento riguardo la mia..incapacità di concludere ciò che inizio…
sto cazzo! Due giorni all’appello e ciò che mi manca per giungere consapevole davanti al sosia di Mario Brega è “solo” una seconda lettura del libro, una breve schematizzazione, una lettura di questa e una sintetica assimilazione dei contenuti, molto a grandi linee (ho sempre odiato questo modo di chiamarla, forse perché non sono mai stato capace di tracciarle ‘ste grandi linee, forse perché non è tra le mie doti innate quella di imbastire trasmettendo in maniera subdola la sensazione che l’impianto generale si trovi saldo nella mia mente). Ma anche adesso non so di cosa sto parlando.
Comunque la sostanza dell’intervento è un'altra. Il libro in questione è “Dialoghi sulla Religione Naturale” del filosofo scozzese David Hume. Mentre l’andatura dello zoppo col morto in spalla procedeva lemme lemme (ma costante devo dire) tra le lettere, parole e righe (in media una paginetta 10cmx20cm ogni sedici minuti circa) del foglio, trovai l’ancora di salvataggio. Un argomento che, in questo momento della mia vita, non può che travolgermi; chi mi avesse visto dall’esterno avrebbe pensato che non condividevo nulla di quel che leggevo, e avrebbe raccontato che non facevo altro che scuotere la testa! Che dire: dentro di me credevo di stare leggendo una lettera consolatoria redatta da un Eccellentissimo onnisciente. Come se, nonostante i suoi numerosi impegni, mi stesse comunicando in modo quasi paterno che i miei mali attuali sostanzialmente, tutto sommato, nel complesso, se proprio vogliamo dirla tutta, spassionatamente, non valgono un cazzo! Ecco alcuni passi di questo affettuoso sostegno:
“ Tutta la terra è maledetta e corrotta. Una guerra continua divampa fra tutti gli esseri viventi. Necessità, fame, bisogno, stimolano il forte e il coraggioso. Paura, ansietà, terrore, agitano il debole e l’infermo(…) .
In natura ogni forte depreda il più debole e lo tiene in uno stato di terrore e di ansietà perenni. Il più debole, a sua volta, spesso depreda il più forte, lo tiranneggia, e lo molestia senza tregua. Ogni animale è dunque circondato da nemici che incessantemente cercano la sua disgrazia e la sua distruzione(…) .
Il primo affacciarsi alla vita procura angoscia al neonato e alla sua sventurata madre. Debolezza, impotenza, ristrettezze, accompagnano ogni stadio di quella vita che alla fine si chiude in agonia e orrore(…).
(Durante quella vita) Un senso di inquietitudine accompagna la loro inattività, mentre delusione, fastidi, difficoltà accompagnano la loro attività ambizione. ”
Per poi giungere spedito a questo riferimento:
Da “Paradise Lost”, J. Milton
" calcoli intestinali e ulcere, spasmi di coliche
esaltazioni demoniache, melanconie avvilenti,
follie lunatiche, atrofie affliggenti,
marasmi e devastanti pestilenze.
Terribile il dimenarsi, e profondi gemiti: DISPERAZIONE
curava i malati, affaccendata di letto in letto.
Ma su tutti trionfante, MORTE
la sua freccia vibrava, trattenendo il colpo, pur spesso invocato
con lamenti, quale bene supremo e ultima speranza. "
Dopo questo climax di angoscia, vorrei tranquillizzare coloro che sono interessati alla mia condizione interiore, con una mia dichiarazione diretta. Non sono a questo livello.
Credo nella felicità in questo mondo. Continuerò a cercare..
Intanto speriamo di ricevere anche nei prossimi due giorni la giusta spintarella che mi dia interesse per quel che studio e capacità ricettiva fulminea! E, in vista di lunedi, spero (ora credo che sto per ingannare le attese dei vari intellettuali coinvolti da questo leggero raccontino) in UNA BOTTA DI CULO CLAMOROSA… K …affinché io possa superare in modo ragionevolmente soddisfacente il mio prossimo esame. Cordialmente
A presto per un intervento riguardo la mia..incapacità di concludere ciò che inizio…
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